Se il caro bollette resta lo spauracchio per tutti e le relazioni pericolose con il Cremlino è l'accusa che viene rivolta a pezzi del centrodestra, nelle ultime ore a tenere banco e l'allarme democratico lanciato da Enrico Letta. Un'emergenza che innesca un fronte trasversale di tutti i Leader che si scagliano contro il Segretario del PD che avverte: c'è un allarme per la democrazia italiana, mancano 17 giorni per cambiare la storia del Paese ed evitare che diventi realtà. Uno scenario cupo che, per Letta, va scongiurato con il voto utile al centro-sinistra ed è innescato dall'iper-torsione maggioritaria del Rosatellum. Uno sbocco pericoloso minacciato dalle urne che viene rispedito al mittente da Giorgia Meloni. Letta definisce il Rosatellum la peggiore legge elettorale che ha visto il nostro Paese e ha ragione, non a caso è stata scritta e imposta dal PD, con il voto contrario di Fratelli d'Italia. Ma quanto fa ridere la sinistra italiana? La Leader di Fratelli d'Italia ribadisce che il suo primo pensiero, se diventerà Premier, sarà il caro bollette. Ma per rifondere i sovraccosti dell'energia da qui a marzo costa 3 o 4 miliardi di euro, non serve lo scostamento di bilancio. Posizione che non condivide con l'alleato Matteo Salvini che, da settimane, martella sulla necessità di fare nuovo deficit per trovare 30 miliardi e torna ad esprimere il suo scetticismo sulle sanzioni contro Mosca. Sull'allarme di Letta il Leader leghista non ha dubbi: vive su Marte, il popolo è sovrano e le uniche emergenze sono disoccupazione, freddo e fame. Caustica la replica di Forza Italia: effettivamente ha ragione, c'è uno scenario da incubo per la sinistra perché, dice Antonio Tajani, vede pian piano allontanarsi il potere che anche oggi gestisce. Giuseppe Conte, che annuncia una querela per un articolo di Repubblica in cui si insinua un patto di fedeltà tra il Leader del MoVimento 5 Stelle e l'ex Presidente americano Trump, bacchetta il PD per aver commentato la notizia. Mi permetto un suggerimento a Letta: smettetela con l'arroganza di distribuire patenti di legittimità di ogni tipo a destra e a manca. Dal Terzo Polo Carlo Calenda bolla la sortita del Segretario DEM come una mossa strampalata. Ma quindi, Enrico Letta, avete già perso? Che modo di fare campagna elettorale assurdo, bloccheremo noi la destra sul Senato al proporzionale, scrive Calenda, ma non per fare la maggioranza con Fratoianni e i 5 Stelle, per andare avanti con l'agenda Draghi e possibilmente con Draghi stesso.























