Futuro, rifondazione, leadership. Dopo settimane di turbolenze, divisioni, di espulsioni provocate dall'ingresso dei pentastellati nella maggioranza a sostegno del nuovo Governo di Mario Draghi, il Movimento 5 Stelle prova una nuova ripartenza e lo fa mettendo mano alle proprie fondamenta. Il perno centrale ha un nome e un cognome, Giuseppe Conte e così, con le indicazioni e la regia di Beppe Grillo, dopo un vertice nel cuore di Roma, condito da depistaggi, fughe di notizie la carta della rinascita sarebbe proprio l'ex Presidente del Consiglio, carta che aprirebbe anche a possibili modifiche allo Statuto ad un progetto rifondativo del movimento stesso. Una sfida cruciale, una ristrutturazione integrale per trasformare i 5 Stelle in una forza politica sempre più aperta alla società civile è quanto si legge nell'annuncio ufficiale comparso sul profilo Facebook. Una leadership solitaria non ancora ufficializzata, ma che carte alla mano, è la mossa considerata vincente. Avendo lavorato a stretto contatto con noi, ma dall'esterno, per due anni e mezzo, probabilmente ha una visione più chiara di quali sono i nostri pregi e i nostri difetti e magari i suoi consigli, i sui suggerimenti per migliorare come dire, le parti che non vanno bene del movimento. Reazioni su Conte arriva dall'alleato dem. L'alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle è stata essenziale, indispensabile per battere le destre populiste sovranista ed è stata alla base della positiva esperienza di Governo, spiega Goffredo Bettini, sono molto fiducioso che Conte riesca a sviluppare il rinnovamento del movimento 5 Stelle, l'analisi dell'esponente Pd. Reazioni anche da Leu il fatto che Conte si metta a disposizione dei 5 Stelle in un momento di difficoltà credo aiuti a costruire l'asse strategico su cui abbiamo insistito e scommesso, le parole di Loredana de Petris.