Giuseppe Conte pensa di avere dato scacco a Beppe Grillo, anzi nel partito già si guarda avanti e si parla di addio al fondatore dei 5 Stelle, ma lui, Grillo reagisce alla decisione dell'Assemblea che l'ha di fatto scalzato e chiede formalmente la ripetizione della votazione. E secondo Danilo Toninelli potrebbe fare un'azione legale per riprendersi il simbolo che è suo. Conte a sua volta replica parlando di: "Estremo tentativo di sabotaggio" e di un Grillo "Passato dalla democrazia diretta al: "Qui comando io, e se anche la maggioranza vota contro di me, non conta niente". Tutto questo accade dopo un voto Costituente comunque non plebiscitario e che anzi con alcune sofferenze ha eliminato la figura del Garante, quella occupata da Grillo, il limite dei due mandati per le cariche elettive uno dei pilastri dell'origine e anche il divieto di alleanze. L'Assemblea ha detto sì anche alla possibilità di cambiare il simbolo e ha definito una matrice progressista. Tra i perplessi Chiara Appendino secondo cui: "Bisogna lavorare prima sulla propria identità e poi in caso su eventuali accordi". Fra gli entusiasti Paola Taverna che dice: "Grillo si è affossato da solo". Adesso si riuniranno gli organi collegiali e poi si tornerà a ricorrere al giudizio degli iscritti al movimento anche sui quesiti che riguardano l'ex comico. I fedelissimi di Grillo considerano che la partita sia ancora del tutto aperta, si attendono le prossime mosse.