Maggioranza, nuove fibrillazioni su emendamento M5S su Ilva

09 mag 2022
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Ancora contrasti in Maggioranza, ancora coi 5 Stelle protagonisti di uno scontro con la linea del Governo. Stavolta sull'Ilva e la gestione dei fondi inizialmente destinati alla bonifica. C'è il Decreto Energia all'esame della Commissione Industria e Finanza del Senato e i 5 Stelle presentano un emendamento perché quei 150 milioni non vadano, piuttosto, all'attività produttiva di Acciaierie Italiane, eredi di ArcelorMittal, come invece il Governo ha deciso. Il voto finisce in parità, con la determinante astensione di Fratelli d'Italia, e in base ai regolamenti, l'emendamento viene respinto, ma la coalizione finisce di nuovo sotto pressione, perché i 5 Stelle, anche col PD, vanno contro le indicazioni dell'Esecutivo. La scelta dei Dem, è motivata dalla volontà di non mettere a rischio l'alleanza coi 5 Stelle a Taranto. È il capogruppo del PD in commissione, Collina, a dirlo, assumendosi la responsabilità della scelta, fatta, chiarisce, perché sapeva che comunque l'emendamento non sarebbe passato, visti i numeri. Un comunicato del Nazareno prende le distanze: il PD approva invece la soluzione adottata dal Governo. I 5 Stelle assicurano che non si arrendono e ci riproveranno col Decreto Aiuti. Salvini si dice preoccupato per gli strappi in Maggioranza e chiede l'intervento di Draghi, tutto questo dopo le tensioni sulla Delega Fiscale e sul Bonus 110% e con le polemiche ancora molto vive sul tema delle armi all'Ucraina.

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