Per Palazzo Chigi il mese di novembre si apre con una serie di scadenze importanti e diversi nodi delicati da sciogliere. La manovra si appresta ad andare in Parlamento e i partiti preparano già il terreno per lo scontro, a cominciare dalle pensioni. La CGIL è contraria a rinviare il confronto sulla previdenza al prossimo anno e chiede al Governo che si cominci a discutere ora per ricercare, nei tempi dell'iter della legge di bilancio, una possibile soluzione incentrata sulla flessibilità in uscita e sull'attenzione ai giovani, alle donne, ai disoccupati e ai lavori gravosi. Anche il Partito Democratico è sulla stessa linea e chiede di cambiare la legge Fornero rendendo meno rigido il sistema contributivo e ampliando la libertà di scelta dei lavoratori sull'età di pensionamento. E poi la Lega che fin dal primo giorno ha trattato con il Governo e sulle pensioni chiede di più. C'è poi il nodo ancora aperto del reddito di cittadinanza che l'esecutivo ha in mente di ridimensionare rendendo più rigidi regole e parametri, mentre il Ministero dell'Economia e del Lavoro mettono a punto il testo definitivo del provvedimento, perché ancora non sono stati chiariti i dettagli su quando decade il diritto dell'assegno e quando invece viene ridotto. Il Centrodestra torna all'attacco giudicando positivo l'avvio del superamento del reddito di cittadinanza. In settimana è previsto anche il disegno di legge sulla concorrenza, sul testo si consuma un acceso confronto interno alla maggioranza, alcuni temi restano controversi inclusa la questione delle concessioni balneari sulle quali si attende ancora la decisione del Consiglio di Stato.