Manovra, Cdm potrebbe slittare a giovedì

24 ott 2021
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Il Consiglio dei Ministri si avvicina e nella maggioranza l'uscita da Quota 100 non ha ancora una soluzione. Secondo fonti governative la riunione dell'Esecutivo potrebbe avvenire giovedì e l'obiettivo è approvare la manovra comprensiva della riforma delle pensioni. Mario Draghi è irremovibile ma deve fare i conti con la resistenza del leader della Lega Matteo Salvini che reclama un faccia a faccia a breve con il Premier per concordare un'uscita soft da Quota 100 da sempre sponsorizzata dal Carroccio. "La Lega sta lavorando per garantire nella prossima manovra il diritto alla pensione alle donne, a chi ha svolto lavori usuranti, ai dipendenti delle piccole e medie imprese e per abbassare le tasse ai contribuenti. "Sì" inoltre alla proroga di tutti i bonus edilizi, almeno a tutto il 2022, e del super bonus del 110% al 2023 e non solo per i condomini". A dispetto delle periodiche tensioni su alcuni dossier tra il leader della Lega e Palazzo Chigi ci pensa il Ministro Giancarlo Giorgetti a blindare la permanenza del suo partito nell'Esecutivo. "È come nella Finanza" dice "ci sono investimenti speculativi a breve termine e altri sicuri a lungo termine che apparentemente rendono di meno. La scelta di entrare nel Governo Draghi appartiene a questa dimensione: ci vorrà tempo ma l'investimento è sicuro". L'ipotesi governativa di Quota 102 nel 2022 e 104 nel 2023 non convince neanche la CGIL perché dal Sindacato di Corso d'Italia hanno fatto sapere che questo scenario coinvolgerebbe soltanto circa 10 mila lavoratori in uscita. Per il Partito Democratico la misura sostenuta dalla Lega va rottamata ma senza strappi e senza scaloni troppo gravosi per chi vuole andare in pensione. "La Legge di Bilancio punta sulla crescita e lo sviluppo economico del Paese, taglia le tasse sul lavoro e investe su salute e istruzione. Ora il Governo dialoghi con le parti sociali e le imprese per trovare la soluzione più equa e sostenibile su fisco e pensione". C'è poi un altro capitolo che tiene in ansia la maggioranza: il taglio delle tasse. Il Governo ha già annunciato una sforbiciata di 8 miliardi complessiva ma va definito il dettaglio dell'intervento. In ogni caso Lega, Forza Italia e Italia Viva chiedono più soldi per finanziare l'alleggerimento fiscale anche se dal Ministero dell'Economia è già trapelato un secco "no" a questa richiesta.

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