Si danno dei mistificatori a vicenda, e in questa guerra dei numeri che riguarda in particolare gli stanziamenti per la Sanità, Governo e opposizione, si preparano ad affrontare il cammino di una manovra fortemente sostenuta dall'esecutivo, stroncata dal centrosinistra. Giorgia Meloni parte all'attacco e accusa i detrattori di mentire sui dati, parla per la Sanità di un "record storico" con più di 6 miliardi stanziati in due anni. Elly Schlein però dice che il calcolo non va fatto tanto "sui dati assoluti" ma guardando la percentuale sul PIL e su questo per l'intera giornata volano gli stracci fra maggioranza e opposizione mentre anche i sindacati del comparto sanitario continuano a manifestare malumore e parlare di una "manovra scandalosa" perché dalle cifre risulterebbe che nel 2025 ci sarebbero poco meno di 900 milioni in più, dato peraltro smentito dal Ministero. In Parlamento il titolare dell'Economia difende la manovra: "Si può contestare qualsiasi cosa a questa manovra ma non che vada contro i poveri cristi, esattamente la manovra che abbiamo fatto l'anno scorso e quest'anno va nella direzione di coloro che percepiscono meno di 35.000 euro di reddito, i lavoratori dipendenti." Dal PD si rilanciano le accuse di Schlein: "Il rapporto spesa pubblica sanitaria e PIL è quello che viene utilizzato da tutti gli osservatori per dire se effettivamente c'è un incremento di investimenti e non c'è." La manovra dovrebbe arrivare alla Camera la settimana prossima.