È la sua prima Legge di Bilancio, la prima firmata da un ex-Presidente della Banca Centrale Europea. Una manovra espansiva che come bussola ha la crescita, prevista a fine anno a oltre il 6%, l'unica strada per ridurre anche il debito pubblico. "Tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti, miglioriamo la spesa sociale con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Abbiamo dato, come dicevo anche l'altra volta probabilmente, priorità agli interventi che stimolano la crescita. È importante, inoltre, capire che questa crescita non è più un obiettivo a sé stante ma sempre maggiore attenzione si fa.. si pone sulla qualità di questa crescita". Nella lunga conferenza stampa seguita al Consiglio dei Ministri Draghi sottolinea come saranno le italiane e gli italiani a fare la crescita del futuro ma le basi le ha poste il Governo, con questa manovra, che prevede complessivamente 12 miliardi di riduzione delle imposte che sarà il Parlamento a decidere come e dove orientare. Per quanto riguarda il capitolo pensioni Draghi, che non si aspetta uno sciopero generale, conferma il ritorno al contributivo con una transizione di Quota 102 per il 2022 e l'obiettivo di lungo periodo della sostenibilità dell'intero sistema previdenziale. "Il Governo rimane disponibile al confronto con le parti sociali nelle settimane che verranno. Perché? L'obiettivo è il ritorno al contributivo. Il contributivo costituisce la scatola entro cui, però, tante cose si possono aggiustare. E una la prima, è la flessibilità in uscita". Il Premier assicura inoltre che sul testo c'è stata condivisione sancita da un applauso in Consiglio dei Ministri ma sul Reddito di Cittadinanza pare ci sia stato un braccio di ferro tra Movimento Cinque Stelle e Lega-Forza Italia fino all'ultimo. Il Capo del Governo ne condivide il principio ma "non ci devono essere abusi e non bisogna ostacolare il funzionamento del mercato del lavoro", sottolinea. La prossima settimana toccherà alla Legge Concorrenza. E a chi gli chiede, mentre sta andando via, se sarà il Ministro dell'Economia Franco a succedergli a Palazzo Chigi, risponde sorridendo "Deciderà lui!".