La Presidente del Consiglio Meloni è tornata al lavoro dopo le ferie passate tra Puglia e Albania. Rientrata a Palazzo Chigi su Facebook scrive: "Al lavoro per costruire un'Italia che torni a pensare in grande" e intanto si prepara i prossimi appuntamenti. Primo tra tutti il CDM previsto per lunedì e poi le riunioni che serviranno a definire i contorni della legge di bilancio 2024. Che le risorse siano poche e le richieste troppe è ormai chiaro e gli esponenti di maggioranza dovranno trovare un accordo su quali siano le priorità e quali le misure da accantonare. Un tema su tutti sembra certo, il taglio del cuneo fiscale per i redditi sotto i 35000 euro reso strutturale con un costo complessivo di circa 9 miliardi. Resta da capire quante risorse ci saranno per il resto e dove saranno reperite. "Grazie al Governo Meloni, in soli sei mesi le entrate tributarie sono cresciute e abolendo il reddito di cittadinanza sono aumentati i posti di lavoro adesso nella prossima legge di bilancio continueremo il buon lavoro fatto finora: sostegno alla famiglia, alla natalità, sgravi a chi assume mamme e riduzione della pressione fiscale su imprese e lavoratori". Dalle opposizioni arrivano accuse incrociate al Governo, colpevole di tagliare su settori importanti in primis la Sanità, di criminalizzare le ONG", sono le parole di Riccardo Maggi di + Europa che definisce la gestione dei migranti del Governo "un fallimento" e di ignorare i più poveri e il loro vissuto, data la cancellazione del reddito di cittadinanza e le parole del Ministro Lollobrigida che ha detto che "I poveri mangiano spesso meglio dei ricchi". "Ancora sulla manovra non abbiamo visto niente se non le tante promesse che sarà difficile mantenere lo dice anche il Ministro Giorgetti, noi abbiamo le idee chiare su quello che serve all'Italia e faremo le nostre proposte non vogliamo più vedere quello che abbiamo visto nella prima manovra del Governo Meloni e cioè chiudere gli occhi rispetto agli evasori, fare mance corporative quando invece serve un forte investimento nei servizi fondamentali alle persone".