Manovra, testo arriva in Senato per approvazione definitiva

27 dic 2022
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All'insegna, diciamo, della fretta questo secondo passaggio al Senato obbligato ma, di fatto, un passaggio formale. Perché la manovra sbarcherà con il voto di fiducia, non si potrà apportare nessuna modifica al testo, pena, il ritorno alla casella di partenza, cioè a Montecitorio. Ma non ci sono i tempi, perché, lo ricordiamo ormai da giorni, incombe lo spauracchio dell'esercizio provvisorio che sarebbe come una sorta di mannaia a cui il Governo e la Maggioranza, ma direi tutto il sistema Paese non può diciamo fronteggiare, perché rischierebbe l'assalto, innanzitutto, dei mercati, ma anche la preoccupazione e forse anche l'ammonimento di Bruxelles, se l'Italia non approvasse nei tempi regolamentari la legge di bilancio. Quindi, oggi alle 13 c'è una capigruppo che dovrà stabilire l'iter della manovra a Palazzo Madama, alle 14 arriva la legge in commissione e poi insomma entro il 29 si dovrà approvarla. Anche perché, Giorgia Meloni, nella sua attesa conferenza stampa di fine d'anno, la prima da Presidente del Consiglio, vorrà presentarsi naturalmente con le carte in regola e con la manovra approvata. Questo è certo. Ricordiamo che le opposizioni hanno criticato la manovra per alcuni aspetti, per alcuni capitoli, come per esempio gli scarzi fondi alla sanità al sud e la restrizione di opzione donna, la finestra previdenziale per le lavoratrici e l'estensione della Flat Tax per gli autonomi e la cosiddetta tregua fiscale. Oggi poi, lo vedremo in rassegna stampa, c'è un'intervista a La Repubblica di Silvio Berlusconi che dice: "Le questioni che abbiamo sollevato hanno trovato una risposta, forse però va messo appunto un modo migliore per lavorare tutti insieme". E forse, il riferimento è il rapporto non proprio idilliaco sembrerebbe da quando Giorgia Meloni è diventata Presidente del Consiglio con Berlusconi che si è più volte lamentato di non essere interpellato. Ha detto più volte dall'altp della sua esperienza di governo perché ha presieduto, lo sappiamo, tre governi. E quindi, ha detto Berlusconi: "Bisogna evitare di scaricare sul parlamento i nodi irrisolti del governo e della maggioranza". E poi, c'è anche l'aspetto, domani potrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sicurezza con tre punti fondamentali: l'ammonimento e pene più severe per gli uomini presumibilmente insomma, che sono quelli che naturalmente secondo la cronaca, colpiscono e purtroppo uccidono le donne in caso non rispettino questi provvedimenti. Il daspo è esteso anche ai minorenni perché fanno parte delle baby gang e poi un codice di comportamento a cui si devono attenere le ONG del mare, quelle che soccorrono i migranti in mare, come stabilito di fatto e come è stato fatto capire anche dal Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che, insomma, ha voluto far capire che la stretta sulle ONG ci sarà, appunto, il decreto sicurezza; servirà anche a questo. E poi, questa mattina si riunisce il Consiglio dei Ministri lampo per deliberare i funerali di Stato per l'ex ministro Franco Frattini i cui funerali si terranno alle 11:30 nella Chiesa dei Santi Apostoli qui a Roma.

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