L'autunno e soprattutto l'inverno sembrano lontani ma lontana di certo non è l'emergenza gas; e allora ecco che appare sempre più necessario giocare d'anticipo per aprire nuove partnership stabili. E in questo contesto, soprattutto ma non solo, che si inserisce la missione in Africa di Sergio Mattarella. Prima la visita di Stato in Mozambico, poi nelle prossime ore, quella nello Zambia. Cooperazione, rapporti culturali impegno sociale e umanitario, come quello operato dalla Comunità di Sant'Egidio, e poi sviluppo del commercio e degli investimenti, anche e soprattutto appunto, in seguito alla crisi energetica prodotta dalla guerra in Ucraina. Questi i temi affrontati. Tra Roma e Maputo c'è un'importante collaborazione sul piano energetico attraverso l'azione dell'Eni, ha sottolineato Mattarella, ed il prossimo avvio dell'estrazione del gas è un traguardo importante, una preziosa partnership che spero si possa allargare ad altri settori economici. Quindi, le parole comuni sull'aggressione russa a Kiev. Non manca il doveroso ricordo della tragedia della Marmolada e il monito sul clima: "Quanto avvenuto in Italia alla Marmolada, come elemento simbolico delle tante tragedie che il mutamento climatico non governato sta comportando in tante parti del mondo. E su questi fronti, su queste sfide senza collaborazione non vi è speranza". Quella del presidente e con lui del premier Draghi resta una strategia di medio-lungo termine, con i viaggi in paesi partner e fornitori: dal Qatar, dove Mattarella era stato nel 2020, all'Algeria, il cui presidente, dopo la tappa ad Algeri di Mattarella, era stato ospite d'onore al Quirinale. Rapporti e tela diplomatica. Su tutto, l'interesse della Nazione.