Che gli israeliani presentassero il conto al nemico giurato di Teheran era scontato ma questo non significa che si arriverà ad una recrudescenza armata tra Iran e Israele. È questa la convinzione e anche l'auspicio di Antonio Tajani e Guido Crosetto dopo l'attacco missilistico su obiettivi iraniani. Il Ministro degli Esteri, che ha sentito l'ambasciatore italiano a Teheran, fa sapere che i nostri connazionali non sono stati coinvolti e ribadisce che questa è l'ora della diplomazia. "Non credo che ci sarà un'altra reazione dell'Iran. Noi, anzi, invitiamo l'Iran a non continuare in questa escalation. Questo è il momento di aprire un dialogo, è il momento delle trattative, è il momento della diplomazia, dobbiamo fare in modo che si arrivi a un cessate il fuoco sia in Libano sia a Gaza". Sulla stessa linea il Ministro della Difesa, che fa suo il pronostico di una mancata replica iraniana e annovera l'Italia tra i Paesi che hanno fatto pressione per contenere l'intensità dell'attacco israeliano. "Quanto accaduto stanotte era abbastanza atteso, sia da parte della comunità internazionale sia da parte dell'Iran, non è stata una sorpresa per nessuno. Il dubbio riguardava gli obiettivi che sono stati obiettivi militari. Alla fine, ha proseguito Crosetto, si pensa che l'Iran non reagirà, non dovrebbe esserci un'escalation che deriva da questo nuovo attacco". Meno ottimista sugli scenari tra i due litiganti è Romano Prodi. "Prevedibilissimo. Perchè l'avevano detto, quindi l'hanno fatto. Sembra, dalle notizie, che l'abbiano fatto in modo molto mirato per evitare grandi stragi di civili, però, cosa vuole, non finisce mica qui". L'alleanza Verdi-Sinistra ammonisce: "di fronte ai crimini di guerra ripetuti e reitirati di Netanyahu non c'è niente, nessun atto se non la raccomandazione, accusa Nicola Fratoianni, avete diritto a difendervi ma non esagerate". Quel limite è stato travolto.