Meloni rassicura su tempi Pnrr,: Italia ne uscirà più forte

02 dic 2022
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La corsa contro il tempo e l'agenda del Governo. Da un lato la legge di bilancio dall'altro il PNRR. E' sui dossier economici che l'esecutivo concentra le sue forze in questa fase. Avviato l'iter parlamentare della manovra, il Governo si concentra infatti al tempo stesso sul Recovery Plan. Un doppio fronte rispetto al quale Giorgia Meloni si dice sicura che alla fine il Paese ne uscirà più forte. "Da questa crisi l'Italia può uscire più forte, può uscire più autonoma di prima ma per farlo deve avere il coraggio, visione, guardare oltre, immaginare una strategia di lungo termine. Penso ad esempio alla possibilità che abbiamo di rilanciare la nostra produzione nazionale di energia". Avviate le audizioni nelle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, la manovra prende il via in Parlamento. "Un Paese a elevato debito pubblico come l'Italia, non può e non deve perdere di vista la sostenibilità della finanza pubblica", ricorda il titolare dell' economia Giorgetti che poi, sul piano di ripresa e resilienza e quei rischi su possibili ritardi nell'attuazione del piano, assicura: "Rispetteremo i tempi". E se l'esecutivo valuta la richiesta a Bruxelles di una revisione parziale del piano per liberare risorse per le imprese, sullo sfondo restano gli ostacoli dovuti al rialzo dei prezzi dei materiali con le inevitabili conseguenze sui costi finali delle opere pubbliche. "In questi giorni stiamo lavorando intensamente per conseguire i 55 obbiettivi del secondo semestre 2022, per poter presentare a Bruxelles la terza richiesta di pagamento entro la fine di Dicembre prossimo". Dure critiche alla manovra arrivano dalle parti sociali, intanto Giuseppe Conte annuncia una manifestazione di piazza a difesa del reddito di cittadinanza. "Diamo rappresentanza politica a una rabbia sociale", avverte: "Le persone più fragili più indigenti, è proprio una follia, significa costruire le premesse consapevolmente irresponsabilmente di un disastro sociale. Il PD in attesa della manifestazione del 17 dicembre si mobilita sui territori contro una manovra definita iniqua e inefficace, mentre dal Terzo Polo Calenda che parla di sostegni sui singoli provvedimenti, assicura: "Non entriamo in maggioranza".

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