Io non credo che la redistribuzione dei migranti negli altri Paesi europei sia la soluzione definitiva. La redistribuzione ci aiuta soltanto a gestire il problema migranti come Europa e non più come Italia. Ma se abbiamo persone che, secondo le leggi internazionali e le leggi italiane, quindi le regole internazionali e le leggi italiane, non possono stare qui noi dobbiamo fare molto di più sul sistema dei rimpatri. Di che cosa sto parlando? I paesi per i quali i cittadini che faranno richiesta di restare in Italia e per i quali si passa da due anni a quattro mesi sono Algeria, Marocco, Tunisia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Senegal, Serbia, Ucraina. Perché vi ho letto questo elenco? Perché - io ho i numeri davanti a me - su un totale di 7087 arrivi al 27 Settembre del 2019, nell'anno, appunto, in corso, noi abbiamo che circa un terzo, anzi oltre un terzo di quelli arrivati in Italia appartengono, come nazionalità, ad uno di questi paesi. Questo significa che, per i meccanismi di rimpatrio, noi, per molte di queste persone, dobbiamo a volte attendere due anni, ed è questo che ha bloccato il meccanismo di rimpatrio. Anche questo ha bloccato il meccanismo dei rimpatri. Ora noi per oltre un terzo degli arrivi acceleriamo le procedure e arriviamo a quattro mesi. Io credo che questo sia un primo passo molto importante che rende il nostro Paese sicuramente un Paese meno burocratizzato, per quanto riguarda le procedure sull'immigrazione e più consapevole del fatto che chi sta qui è una persona che può stare qui.