Prende forma Aspides, la missione militare navale dell'Unione Europea nel Mar Rosso. Dal 19 febbraio affiancherà la missione angloamericana Atalanta con l'obiettivo di difendere il passaggio delle navi occidentali minacciate dai miliziani Houthi. Il ministro Crosetto ne ha illustrato i dettagli alle commissioni difesa di Camera e Senato, l'operazione, ha detto Crosetto, punta a creare un meccanismo di deterrenza per difendere il traffico marittimo con un minimo, per ora, di tre navi. Il quartier generale probabilmente in Grecia e la speranza che in futuro parteciperanno anche i paesi arabi moderati. "La difesa italiana, oltre al fondamentale contributo in termini di assetti navali, per cui ci poniamo l'obiettivo di garantire la sostenibilità dell'impiego continuativo di almeno una nave del Mar Rosso per 12 mesi, sta valutando anche la possibilità di fornire assetti aerei con capacità di sorveglianza e raccolta dati". Il Ministro ha aggiunto che l'impegno dell'Italia nel Mar Rosso richiederà fondi aggiuntivi rispetto a quelli stanziati per quest'anno. Finanziamenti che sarà importante trovare perché la partita che si gioca nel Mar Rosso ha molte implicazioni. Non solo per i rischi che derivano da un possibile allargamento delle guerre in corso ma anche per la minaccia alla nostra stabilità economica e dei commerci. Siamo nel mezzo di una guerra ibrida condotta intenzionalmente, avverte Crosetto, da Iran, Corea del Nord e soprattutto Cina e Russia contro l'Occidente. "La simmetria di costi, indotta nel Mar Rosso degli attacchi degli Houthi, è uno degli strumenti più efficaci con cui Mosca e Pechino perseguono l'obiettivo di prevalere slealmente nella competizione globale e di guadagnare nuove sfere d'influenza rendendo il confronto con l'Occidente insostenibile per ... per quest'ultimo, ma è una simmetria che pagherà principalmente e in grande misura l'Europa e soprattutto i paesi della Sponda Sud come l'Italia".