Continua a far discutere la vicenda del detenuto del carcere di Reggio Emilia vittima, ad aprile scorso, di un pestaggio brutale da parte degli agenti di polizia penitenziaria come si vede nel video reso pubblico. Incappucciato, fatto cadere, denudato, pestato a lungo senza pietà e abbandonato in una cella. Immagini scioccanti e di inaudita violenza acquisite dalla Procura dopo che la vittima, un tunisino di 40 anni, ha sporto denuncia. Lo stesso Ministro dell'Interno Piantedosi ha commentato così: "Ferma restando la presunzione di innocenza non sono cose accettabili. Ogni volta che una persona è ristretta sotto la vigilanza di organi dello Stato deve essere assicurata la dignità della persona in modo duplice rispetto alle normali condizioni". Fa eco il Ministro della Giustizia Nordio: "Provo sdegno e dolore. Sono immagini indegne per uno stato democratico. In attesa che la Magistratura ricostruisca i fatti e accerti le responsabilità voglio sottolineare come sia stata la stessa polizia penitenziaria a svolgere le indagini su mandato della Procura". Quanto alla vittima queste le sue parole davanti ai PM all'indomani delle violenze subite: "Quello che è successo quel giorno e quello che ho provato non lo dimenticherò mai. Ho molta paura che possa risuccedere. Non riesco a dormire perché ripenso a quanta paura ho avuto di morire. Come io sto pagando i miei errori è giusto che chi mi ha picchiato ne risponde legalmente". L'uomo è stato trasferito poi nel carcere di Parma. A marzo i 10 agenti saranno davanti al giudice per l'udienza preliminare. Sono accusati di tortura, lesioni e falso. Da luglio sono sottoposti a misure cautelari e all'interdizione dal servizio. L'ennesimo atto di violenza ripropone la questione delle drammatiche condizioni di vita dietro le sbarre. Dall'inizio dell'anno nelle carceri italiane sono già morte 36 persone. Di queste 16 si sono tolte la vita. Nell'ultimo anno il numero dei detenuti è arrivato quasi a 60.000. Il Sappe pur esprimendo sdegno sottolinea il clima di violenza continua. 10mila aggressioni in un anno ai danni degli agenti, 1.700 i suicidi dei detenuti sventati. Il garante nazionale dei detenuti ha avviato intanto ulteriori verifiche sul carcere di Reggio Emilia.