Si moltiplicano gli appelli per una donna al Quirinale e al fianco delle intellettuali, si sono mosse anche le imprenditrici. "Siamo arrivate a 2500 firme." "Chi ha firmato? Giovani, meno giovani, mariti?" "Qualche marito sicuramente. Ma, inizialmente, le prime testimonial sono state proprio le donne più giovani di AIDDA. Dopodiché, tutto il mondo collaterale dell'imprenditoria femminile." "Un appello così, per una donna, purché sia una donna, rischia di mandare un messaggio sbagliato, secondo voi?" "Non abbiamo volutamente, voluto fare nomi, per non entrare in una bagarre e in un gioco politico che ci è estraneo. Il nostro obiettivo era quello di sensibilizzare il maggior numero di persone, sulla necessità, che nel futuro, la leadership di un Paese debba avere sempre più valorialità femminile." "E qual è il sistema valoriale femminile e perché dovrebbe essere diverso da quello maschile?" "Guardi, è molto semplice. Per una vita, il valore della cura, che vuol dire assumersi la responsabilità di qualcosa, con un addendum importante che è l'amore, è stato relegato esclusivamente nelle famiglie, nell'ambito delle quattro mura domestiche. Questo valore deve uscire dalle dimensioni domestiche e deve diventare una dimensione antropologica, che imperni le decisioni apicali della nostra società." "Una donna Presidente della Repubblica, potrebbe cambiare questo scenario?" "È un grande simbolo una donna Presidente, l'unità nazionale rappresentata da una donna.".