Referendum: Sì e No, artisti e vip in campo, molte sorprese

20 nov 2016
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C’è chi vota sì, c’è chi vota no, e spesso c’è la sorpresa per la scelta che in parecchi, magari, immaginavano diversa. Sono gli effetti del referendum nel mondo dei vip e dei personaggi famosi, schierati in campo in due distinti battaglioni per il sì o per il no, e impegnati in questi ultimi giorni, oltre che a firmare appelli, a lanciarsi messaggi del tipo “no, anche tu, ma come puoi?”; oppure peggio: “lo fai perché sei in malafede”, eccetera. Dunque, per il sì, a parte l’imprenditore dichiaratamente non di sinistra, Flavio Briatore, che si è pure preso la briga di mandare una lettera ai suoi amici residenti all’estero per spingerli a votare, c’è un variegato fronte di artisti, e non solo, che invece appartengono proprio al mondo della sinistra. A partire dal giornalista Michele Santoro, che sta passando questi ultimi giorni in un ping-pong di botta e risposta con Grillo, grillini e vari esegeti del no. E Roberto Benigni, antico difensore della Costituzione più bella del mondo, e per questo, ora, oggetto degli strali dei detrattori. Poi c’è il cantante Lorenzo Cherubini, meglio noto come Jovanotti, che fin dall’inizio non ha nascosto il sostegno a Renzi. Fra gli altri, gli attori Stefania Sandrelli, Stefano Accorsi, i registi Ferzan Ozpetek e Gabriele Salvatores; artisti famosi nel mondo del calibro di Carla Fracci, Roberto Bolle, Andrea Bocelli; sportivi di peso come il portiere della nazionale Buffon, gli allenatori Allegri e Prandelli; cuochi star, come Massimo Bottura, che si spinge a considerare un eventuale espatrio in caso di vittoria del no. Nell’altro schieramento, quello che invece milita proprio per la vittoria del no, c’è Sabina Guzzanti, stavolta sullo stesso fronte del da lei plurivituperato e sbeffeggiato a suon di imitazioni, Berlusconi. Fronte artistico di sinistra, quindi, diviso, visto che per il no ci sono pure le attrici Monica Guerritore e Sabrina Ferilli, già scesa in campo per il Sindaco a cinque stelle di Roma, Virginia Raggi. Sempre per il no militano il regista Moni Ovadia, Alba Parietti e importanti musicisti, riferimento per schiere di giovani, come il giudice di X-Factor Fedez, J-Ax e Piero Pelù. A questo punto, si arriva agli interessanti casi di coppie divise di fatto nei fronti, come possono un po’ considerarsi quella dello scrittore Andrea Camilleri, padre del Commissario Montalbano, schierato per il no, e Luca Zingaretti, protagonista della saga televisiva, favorevole invece al sì. E come Paolo Sorrentino, autore di The Young Pope, appena andato in onda sui canali Sky e de La grande bellezza da oscar, firmatario di appello per il sì, e Toni Servillo, che de La Grande Bellezza è il protagonista principale, firmatario invece di appello per il no.

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