Dalla giostra dei nomi in corsa per la presidenza lucana bruciati sull'altare del campo largo, spunta quello di Piero Marrese. Il Presidente della Provincia di Matera è stato indicato, all'unanimità, al termine del tavolo aperto da PD, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, +Europa e Socialisti. La campagna elettorale dirà se il profilo di Marrese funzionerà da mastice per una coalizione incerottata, i cui protagonisti sembrano suonare spartiti diversi. Nel frattempo, la scadenza per la presentazione delle liste si avvicina, il termine scade il 23 marzo e al Centro-Destra lucano si è aggregata Italia Viva di Matteo Renzi. Carlo Calenda far sapere di aver cercato i "piani alti" del Nazareno per rientrare nell'alleanza, su cui accusa: Giuseppe Conte ha messo un veto, ma non ha trovato nessuno. "Schlein, dopo la figuraccia del candidato ritirato, ha riconfermato l'adesione al veto dei 5 Stelle sulla partecipazione di Azione alla nuova coalizione, confermando la definitiva svolta del PD verso il campo populista e la leadership di Conte", accusa il leader che ha dato mandato ai dirigenti locali di scegliere se andare al voto con un proprio candidato o convergere sul Centro-Destra. E se in Basilicata Il Centro-Sinistra è ancora alto mare, in Piemonte l'indicazione da parte dei Dem di Gianna Pentenero come candidata governatrice, ha innescato il grande freddo con il Movimento 5 Stelle locale, che ha fatto sapere di voler pensare ad una propria candidatura. Nel Centro-Destra c'è chi è pronto ad accogliere a braccia aperte le new entry. "Se Azione e Italia Viva decidono di sospendere Bardi e Cirio è una scelta che accogliamo con favore", incalza il leader di Forza Italia Antonio Tajani, "dimostra che i nostri presidenti hanno lavorato bene, a dimostrazione che il nostro buon governo, è in grado di avere, noi sì, il campo largo.".