Mentre dal Cremlino si annuncia il blocco delle forniture di gas fino a quando le sanzioni saranno in vigore, le contromisure contro Mosca vedono distanti Matteo Salvini e Giorgia Meloni. A Cernobbio entrambi hanno ironizzato sulle slide esibite dal capo del Carroccio, ma la questione è delicata. A Sky Tg24 il leader della Lega considera le sanzioni un boomerang che colpisce il nostro sistema produttivo e invoca l'euro soccorso. "La Lega ha sempre appoggiato ogni intervento a favore dell'Ucraina, sia in Italia sia a Bruxelles", dice, "Andiamo avanti con le sanzioni anche se non hanno fermato la guerra e messo in ginocchio Putin, andiamo avanti, ma l'Europa deve proteggere i lavoratori che in particolare In Italia stanno pagando un caro prezzo". Una posizione soft con l'Orso russo che l'alleata non intende appoggiare, perché in gioco c'è la reputazione del Paese. "Se l'Italia domani non mandasse più armi e non partecipasse più alle sanzioni, che cosa farebbe il resto dell'Occidente ?, niente, continuerebbe a mandare armi. E' la nostra posizione che stiamo decidendo, la nostra credibilità", avverte Meloni. Chi non ha dubbi sulla sua collocazione è Silvio Berlusconi, che rivendica l'appartenenza al Partito Popolare Europeo: "Il futuro dell'Europa è nelle nostre mani e come prima famiglia politica europea sentiamo questa particolare responsabilità in modo sentito e speciale". Ad inquietare Enrico Letta è la convergenza sospetta di questione tra Mosca e Salvini che sembra il ventriloquo di Putin: "Trovo gravissimo che in contemporanea Cremlino e Putin da una parte e Salvini in Italia dall'altra, siano contro le sanzioni europee alla Russia, io vedo una consonanza di tempistica e di contenuti assolutamente inquietante". Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, fa sapere di non voler entrare in un esecutivo di emergenza. "Se qualcuno pensa già a un nuovo Governo di Salute Pubblica, noi non ci saremo. No ad eventuali esperimenti da specialisti della gestione del potere". Prospettiva che non sembra dispiacere a Carlo Calenda: "Un Governo di larga coalizione, questo voglio fare, serve un Governo di alleanza comune, mi auguro anche con la Meloni". Poi arriva la precisazione da fonti del partito: "Serve un Governo di patriottismo repubblicano, non c'è quindi spazio per un Governo politico con sovranisti e populisti di qualsiasi tipo".























