"Inaccettabile che si possa convocare uno sciopero selvaggio bloccando completamente un Paese senza nessuna fascia di garanzia", molto duro Matteo Salvini in una giornata complicata che ha visto la protesta da nord a sud del Paese dell'intero sistema di trasporti pubblici. "Mi sembra un comportamento assolutamente scorretto, è giusto rivendicare più salari e più sicurezza, è un tema su cui sto lavorando personalmente, però fare scioperi selvaggi lasciando a piedi milioni di italiani non solo non risolve i problemi ma ne crea altri". "Il ministro scenda instrada e salga su un autobus", l'esortazione dei sindacati il vicepremier, "si renda conto da solo della reale situazione dei trasporti e dei lavoratori del settore. Dei diritti dei lavoratori, da Budapest, ha parlato anche la presidente del consiglio, "il Governo difende le categorie meglio della sinistra al caviale”, allusione pungente immediatamente accolta da Elly Schlein, scesa in piazza con i sindacati, "mai mangiato caviale, ma non sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino", ribatte la segretaria Dem, "Giorgia Meloni si occupi del salario minimo, negato a più di 3 milioni di lavoratori e lavoratrici. "È importante per noi stare al fianco di lavoratrici e lavoratori, del trasporto pubblico locale, il Governo sta tagliando, è inaccettabile, i lavoratori si trovano in condizione di non poter fare il loro lavoro, i pendolari non riesco ad arrivare al lavoro in tempo, 120 milioni per il 2025 non sono minimamente sufficienti per un fabbisogno che i sindacati stimano in un miliardo e sette". L’accusa principale delle opposizioni si focalizza sulla scarsità di risorse previste in manovra per un settore altamente in affanno, in agenda per la prossima settimana una riunione al ministero dei trasporti con i rappresentanti sindacali. Polemica destinata a gonfiarsi anche vista dello sciopero generale convocato da CGIL e Uil per il prossimo 29 novembre.