La campanella della scuola italiana suonerà il 10 di gennaio. Nessun rinvio. Nessun passo indietro del Governo. Il pressing di Regioni e presidi non sembra fare breccia nell'Esecutivo, che vuole difendere la scuola in presenza ad ogni costo. "Il Governo ancora una volta ha mostrato buon senso. Il contagio non è avvenuto nelle scuole, tanto è vero che, come lei ha ricordato a tutti, l'esplosione dei contagi, l'aumento dei contagi è avvenuto in un periodo in cui la scuola era chiusa. Se noi abbiamo la scuola diamo la possibilità a tutti i ragazzi di essere presenti, di essere in una situazione controllata e, come dicevo prima, di essere in una situazione regolata, che prevede anche la possibilità in casi mirati di formazione a distanza". Il Governo impugnerà il provvedimento della Campania, che sposta al 29 gennaio la riapertura. Matteo Renzi difende la scelta di ripartire ora: "non si può mandare un messaggio di paura, in cui la scuola è la prima a chiudere e l'ultima a riaprire". Matteo Salvini intanto plaude alla scelta della Lega Calcio di auto imporsi una capienza ridotta negli stadi: "fermare il campionato o giocare a porte chiuse - dice - sarebbe una sconfitta, oltre a far saltare migliaia di posti di lavoro e i bilanci di tantissime società". Durissima Giorgia Meloni: "norme confuse e contraddittorie, famiglie e imprese in ginocchio, studenti che rischiano nuovamente la didattica a distanza. L'Esecutivo - è la sua accusa - continua con la sua strategia fallimentare". Mario Draghi deve trovare un difficile bandolo della matassa su scuola, bollette e misure anti-Covid. Ma ha deciso di metterci la faccia: lunedì, davanti alla stampa, spiegherà il senso delle nuove restrizioni, arrivate una dopo l'altra tra Natale e la Befana. Dall'obbligo vaccinale per gli over 50, con un aumento poderoso delle prime dosi - ha annunciato il Generale Figliuolo - alle nuove regole per il supergreenpass che entreranno in vigore proprio il 10 di gennaio, quando i bimbi ed i ragazzi entreranno di nuovo in classe e l'Italia entrerà nella fase più acuta della quarta ondata.