L'indirizzo del Palazzo Berlaymont, cuore della Commissione Europea, è quello giusto e la lettera di Giorgia Meloni è arrivata a destinazione. Le contestazioni sollevate dalla premier contro i rischi per lo stato di diritto in Italia segnalati dal report sono in fase di valutazione. Un portavoce di Bruxelles ribadisce che il rapporto è frutto di un confronto politico con Roma; si tratta di una metodologia consolidata basata sui fatti ed è anche il risultato di un processo inclusivo di consultazione con gli stati membri e con vari stakeholder. La bacchettata di Meloni contro alcuni giornali che fanno il controcanto al governo e che avrebbe strumentalizzato il documento della Commissione viene respinta dalla federazione della stampa che avverte: le liste di proscrizione sono un rischio per la democrazia. Per il Movimento 5 Stelle, la premier deve rispondere nel merito dei rilievi sullo stato di diritto. "Del tutto inopportuno che interpreti lei le posizioni di Bruxelles dovrebbe rispondere puntualmente e invece cercare di ovviare. Come vogliamo far noi e come? Con gli Stati Generali che abbiamo lanciato, negli Stati Generali confidiamo tutte le forze politiche sociali culturali potranno concordare sul superamento della legge attuale che governa la RAI, il servizio pubblico. Dobbiamo buttare fuori i partiti dalla RAI". Per la senatrice del PD Simona Malpezzi, la premier lamenta complotti che non esistono invece di accogliere le raccomandazioni contenute nel report sullo stato di diritto, Meloni crea un'ulteriore inutile elemento di scontro con l'Europa. La Commissione ha rimandato al mittente la letterina propagandistica fatta veicolare a mezzo stampa. Dopo le dimissioni della presidente della RAI Marinella Soldi, Meloni, sulla riforma della governance di viale Mazzini, si è detta laica e favorevole a procedere con le nomine. Identica definizione usata dal leader della Lega Matteo Salvini: sono laico anch'io come la Meloni. Un vertice del centrodestra è in programma prima della pausa estiva e viale Mazzini sarà uno dei piatti più speziati del menù.