Governo avanti su tutta la linea. Su tutte le sfide importanti che attendono la maggioranza. E tra queste di sicuro c’è la revisione del Superbonus. Tema di confronto, e forse più, con un pezzo importante della compagine a sostegno dell’Esecutivo, 5 Stelle su tutti. Troppo pochi i controlli, tante le frodi, avvertono il Presidente del Consiglio Draghi e con lui il Ministro dell'Economia. "Potremmo, all'interno del sistema bancario, avere una più ampia possibilità, magari non solo una cessione ma due o tre cessioni. Però tutto questo, ovviamente, si può fare ma resta fondamentale evitare ulteriori truffe che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia mai visto". Ministro che poi aggiunge: "i problemi non dipendono dai controlli, ma dalla massiccia azione della Magistratura penale che interviene su un contesto che prima era poco regolato". Altro messaggio chiaro e diretto è quello che lancia il Premier: “quelli che oggi dicono che le frodi non contano e bisogna andare avanti lo stesso sono alcuni di quelli che hanno scritto la legge e hanno permesso di fare lavori senza controlli. Se il Superbonus rallenta è per i sequestri decisi dalla Magistratura per questioni fraudolente per 2.3 miliardi”. E ancora: "il contributo del provvedimento è stato importante ma non è che l’edilizia non funzioni senza". Parole dure, segno di un nuovo corso, come era immaginabile, nei rapporti con i partiti di maggioranza. E proprio da lì arrivano le prime piccate reazioni. A stretto giro l’esponente pentastellato Fraccaro, uno dei 'padri' dell'incentivo. "Draghi sbaglia due volte quando parla di truffe in edilizia -dice- la prima perché fa di tutta un'erba un fascio. La seconda perché riconduce tutte le truffe al Superbonus del 110%". E non finisce qui. Il MoVimento annuncia la richiesta di un'informativa urgente per avere dati certi sull'entità delle truffe. E il Ministro Patuanelli posta su Facebook i dati dell’Agenzia delle Entrate, secondo i quali il 46% delle frodi è sugli incentivi per le facciate, solo il 3% per il Superbonus. Da Forza Italia il Capogruppo al Senato Anna Maria Bernini si schiera con il Premier. "Correttivi sono necessari -dice- ma che siano urgenti, perché -avverte- troppi cantieri si sono fermati".