Forse è servito l’avviso ai naviganti partito dall’ufficio con vista Fori, quello che ospita la Sindaca. Di certo c’è che l’assessore capitolino al bilancio, Andrea Mazzillo, ha scelto di rientrare in carreggiata. Dopo la bacchettata di Virginia Raggi, puntuale a poche ore dalla riunione di Giunta, è arrivata la correzione di rotta: condivido pienamente le linee strategiche e operative della Sindaca Raggi nella conduzione della macchina amministrativa. Chi parla – scrive – di visioni discordanti non ha chiaro il percorso lineare a cui deve attenersi il titolare delle politiche di bilancio. C’è stata un’interpretazione evidentemente distorta. Parole che, probabilmente, chiuderanno il caso Mazzillo scoppiato in piena emergenza idrica capitolina, poi risolta, ma che non era sfuggito alla prima cittadina che aveva minacciato: stiamo lavorando tutti per questa città. Chi preferisce polemizzare si mette fuori dalla squadra. Lo spettro di un cartellino rosso per un’intervista in cui Mazzillo aveva contestato le nomine in Campidoglio calate dall’alto e aveva sollecitato l’urgenza di un piano di ristrutturazione aziendale dell’ATAC, oltre 1 miliardo di debiti, che alcuni giorni fa ha perso il suo direttore generale, Bruno Rota. Con il Sole24Ore Mazzillo ha aggiunto preoccupato per le sorti della municipalizzata e dei trasporti: ho tenuto finché ho potuto ma per onestà intellettuale non posso più tacere. Sono il responsabile dei conti di Roma. Ora la retromarcia che forse servirà a scongiurare la ricerca dell’ennesimo assessore al bilancio a cinque stelle, poltrona che sul Campidoglio scotta. C’è poi un’altra presa di posizione, quella del consigliere grillino Enrico Stefàno che ha diffuso l’SMS citato dall’ex DG di ATAC, quando lo accusò di aver chiesto raccomandazioni, che lo ha portato alla decisione di querelare. Non ho nulla da nascondere, scrive Stefàno; certo è che non si tratta assolutamente di una raccomandazione o di una richiesta per favorire qualcuno. All’attacco il PD romano, con la Capogruppo Michela Di Biase, che annuncia di voler chiedere il 1° agosto su ATAC una seduta straordinaria del Consiglio.