Ultimatum Di Maio: nostri punti programma o voto subito

31 ago 2019
Dettagli

20 punti, ma un solo concetto, o si fa come vuole il Movimento 5 Stelle o meglio andare al voto il prima possibile, Luigi Di Maio, alza la voce nella trattativa con il Partito Democratico. Questo non è il momento delle polemiche e degli attacchi, questo è il momento del coraggio e ne servirà tanto per cambiare questo Paese. I nostri punti di programma sono chiari, se entreranno nel programma di Governo, allora si potrà partire. Altrimenti sarà meglio tornare al voto. E aggiungo il prima possibile. Riteniamo non abbia alcun senso parlare di modifiche ai decreti sicurezza, vanno assolutamente tenute in considerazione le autorevoli osservazioni dal Capo dello Stato. A quei decreti, ma senza volerne rivedere la razio, né tantomeno le linee di principio. Di lì a poche ore a Palazzo Chigi, Giuseppe Conte, l'altra faccia del movimento. Il Presidente incaricato di formare un Governo riceve Pd e 5 Stelle, quasi due ore di confronto sul programma di Governo. Un passo in avanti sul sentiero della crisi su cui però pesano come pietre le parole del leader 5 Stelle. Da lui stesso che prova parzialmente a levigarle, dicendo che non è questione di ultimatum. Perché il punto è che ciò che conta sono i programmi e le soluzioni. Basta parlare di poltrone e totoministri dice Di Maio, un altro colpo a rimuovere gli ostacoli lo da Giuseppe Conte, da Palazzo Chigi che dopo il vertice, dirama una nota in cui sostiene che è stato trovato un percorso di lavoro per un programma condiviso da entrambe le forze politiche, e a sentire i capigruppo dei 5 Stelle i punti di contatto sono diversi. Nessun ostacolo insormontabile anche sul tema immigrazione e decreti sicurezza. Ci sono dei rilievi fatti dal Capo dello Stato. Quelli bisogna tener conto. Quello è il punto, è quello che stanno dicendo tutti quanti. Mi sembra che anche il Pd abbia detto in generale ci sono i rilievi e bisogna fare quelli. Le parti torneranno a vedersi tra poche ore a Palazzo Chigi. Ma prima di sedersi al tavolo. Il Pd ha chiesto che Conte chiarisca sulle parole di Di Maio una precondizione per andare avanti. Anche perché il movimento smentisce che quelle parole così dure di Di Maio fossero in realtà indirizzate a Giuseppe Conte, che oltre a fare sintesi sul programma dovrà decidere se giocare ancora col tridente oppure no. Lui e due vicepremier uno o nessuno.

Guarda Altri
Tajani: nessun soldato europeo in Ucraina
00:01:14 min
15 video
Tribù
Conte: chiara contaminazione tra affari e politica
00:00:14 min
Antimafia, Emiliano: mie parole da palco strumentalizzate
00:00:21 min
Lupi: non chiedere subito dimissioni Toti
00:00:17 min
Mattarella: la Costituzione riguarda tutti e va difesa
00:01:59 min
Sky tg24 Tribù, la puntata del 9 maggio 2024
00:28:50 min