"Credo che anche le case farmaceutiche, le prime che sono arrivate e che oggi detengono la licenza per la produzione dei vaccini, debbano contribuire a questo sforzo che, ribadisco, è uno sforzo del sistema, del nostro sistema dei valori occidentali e quindi quello che noi chiediamo e che stiamo in qualche modo perseguendo, è questo trasferimento tecnologico, che non significa liberalizzazione delle licenze, ma significa semplicemente dare la possibilità, nei dovuti modi, quella che qualche partnership, per la possibilità di produzione di vaccini anche in Italia e anche in Europa".