Prima del suono della campanella di Palazzo Madama, che manderà in vacanza i parlamentari, i senatori della maggioranza sono chiamati ad approvare il decreto sicurezza bis. Il provvedimento sta molto a cuore al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, e sarà il pallottoliere del Senato a fotografare lo stato di salute del Governo, che sul decreto è intenzionato a mettere la fiducia. Numeri risicati in Aula per la presenza dei dissidenti a 5 Stelle, tra i 5 e i 10, che potrebbero far ballare l'esecutivo. Sarò in Senato annuncia Salvini, forse un modo per marcare a uomo i parlamentari, ma suspense vera e propria non dovrebbe esserci, perché in soccorso alla maggioranza dovrebbero arrivare gli eletti di Forza Italia e Fratelli d'Italia, pronti ad uscire dall'Aula al momento del voto per abbassare il quorum. c'è poi la mozione contro la TAV Ad agitare la maggioranza, Il calendario dell'aula prevede il voto mercoledì, e i 5 Stelle chiedono al Parlamento di bloccare la costruzione dell'Alta Velocità Torino - Lione. Al voto anche le altre due mozioni di Pd e Forza Italia, che invece chiedono la costruzione della tratta ferroviaria. Malgrado i recenti proclami pacifici di Luigi Di Maio e dello stesso Salvini, il leader della Lega continua a tenere sulla corda l'alleato, ribadendo che in caso di scarsa compattezza del Governo la parola tornerà agli italiani. “Quindi chiunque dirà no alla TAV, stia ben attento perché mette a rischio il Governo. Noi stiamo al Governo non per scaldare le poltrone, ma per aiutare l'Italia e gli italiani”. Intanto dopo gli attacchi incassati dal grillino Alessandro Di Battista Salvini si dice pronto a mandarlo a quel paese. Nel Movimento 5 Stelle le tensioni non mancano, Massimo Bugani, socio dell'Associazione Russò, ha annunciato le sue dimissioni da vice capo segreteria di Di Maio a Palazzo Chigi, dopo che era stato esortato a non rilasciare più interviste, per aver dichiarato che Di Maio e Di Battista non sono alternativi ma complementari. Dall'opposizione il Segretario del Pd, Nicola Zingaretti, se la prende con il titolare del Viminale, il Senato voterà il decreto insicurezza di Salvini, con la sicurezza non c'entra nulla, perché lui con le paure ci campa. Salvini faccia il Ministro e non il giullare.