Dovremmo aver chiaro che nessuno dovrà essere lasciato solo e quindi, per il lavoro, dobbiamo pensare e immaginare e costruire una nuova Italia, una nuova Europa. Con una nuova presenza pubblica per investire, con un modello produttivo più competitivo, con una lotta senza quartiere alla burocrazia, con un modello sociale più inclusivo. L'odio, l'egoismo, il nazionalismo sono tutte parole che non garantiscono nulla alle persone. Se c'è una cosa che queste settimane ci hanno insegnato è il bisogno che abbiamo degli uni e degli altri, quindi anche di un nuovo patto sociale, fatto di diritti, ma anche di doveri, nel quale ognuno faccia la propria parte.