Ricordata e celebrata, amata certo ma spesso anche criticata e ironizzata, per tutta la durata del suo regno "Queen Elizabeth" non è stata soltanto un esempio perfetto di tenace diplomazia in indiscusso stile inglese, ma anche Musa di tanti artisti che in modo più o meno velato l'hanno resa protagonista delle loro canzoni. Prima i Beatles che appena 4 anni dopo il conferimento del titolo di "Baronetti" proprio dalla Regina Elisabetta, pubblicano "Her Majesty", canzone che chiude "Abbey Road" album epico della band di Liverpool. Paul Mc Cartney firma il brano in cui descrive Elisabetta: "A pretty nice girl" ovvero una ragazza carina che però non ha molto da dire. Di tutt'altro genere e musica è l'indimenticabile "God Save the Queen" dei Sex Pistols, la band di Sid Vicious in atmosfere punk ritrae la Regina con gli occhi bendati e la bocca coperta, non ritenendola un essere umano. Elisabetta quindi che diventa oggetto di provocazione scontento, cantato anche in "The Queen is Dead" della band di Manchester "The Smiths". E se la band di Morissey non attacca soltanto la Regina ma tutta la corona d'Inghilterra, Frank Turner cambia la prospettiva e canta "Long Live The Queen" in cui dice "Smetti di essere depresso e canta con tutto il cuore: "Viva la Regina". Regina invece che in "Queen Elizabeth" del gruppo C Coat diventa una ragazza della porta accanto che fa sentire un re il protagonista della canzone. Sfumature diverse, malcontento e un po' di ribellione, ma soprattutto affetto e riconoscimento. La musica ha sempre reso omaggio seppure in modi diversi alla Regina più longeva, rendendola colonna sonora indimenticabile nella vita di tutti noi, non solo dei britannici.























