Milano Fashion Week, la sfilata di Etro. Intervista

25 feb 2022
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"Ho cercato di dare un altro punto di vista no, anche con questa pandemia alla fine siamo stati un po' costretti a essere flessibili, a vedere tutto da un'altra angolatura. Quindi mi sono immaginata in questi archivi un po' come degli allievi per per uscire proprio dalla mia visione e vedere le cose in maniera diversa. Come se fossero degli alieni con degli occhiali microscopici che andassero a ingrandire tutti i disegni, quindi tutto viene ingrandito, tutto viene estrapolato, moltiplicato, praticamente anche variantato come se fosse quasi un lavoro meccanico, inizialmente. Mentre poi c'è tutto un lavoro proprio di artigianato, quindi è tutto che invita a essere toccato, accarezzato, che viene quasi da celebrare la mano che l'ha creata, perché ci sono tantissimi intrecci, ricami, patchwork piuttosto che tutte fettucce, il metallo martellato, c'è veramente tanto tutto il savoir-faire comunque del made in Italy". "Tutto poi partendo da quello che è lo storico e poi ribaltarlo. C'è un irriverenza totale dei codici. Il fatto di immaginare queste cose con un'altra testa per uscire dal me che ho magari un'esperienza e è anche questo ho cercate di immaginare. Proprio di andare a rompere i codici e di mixare nel senso anche con questa musica remix che è proprio questo concetto di twistare e che ognuno che se la rende un po' propria anche, custumizzata personalizzata". "Guardavo ieri, uscendo dallo showroom la sera, e mi sono accorta ho detto ma questa è una collezione che è una collezione di personaggi, sono tutte donne forti con il loro vissuto, con la loro storia, con il loro background. Quindi era anche per dimostrare come marchio come Etro, cha ha un'identità molto forte, possa venire interpretato da tante personalità di donne diverse, quindi hai magari quella più maschile, quella più dark, quella più bohemian, quella più sportiva, quindi anche il fatto di non voler, secondo me, uniformare le donne e non voler dettare troppe regole ma lasciarle libere di interpretare, anche perché poi ognuna di noi, ogni mattina ci svegliamo e possiamo essere molteplici, no. Etro non è una sola cosa ma ha tante sfumature". "Tutto il lavoro che ho fatto è proprio i casting, le campagne, creare proprio quella tribù di insieme di individui. Che non sono proprio tutti uguali lasciare proprio che la moda lascia un po' interpretare a ognuna lascia la libertà".

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