Un nuovo capitolo nel lungo braccio di ferro tra Ilaria Salis e il Governo ungherese, dopo l'arresto del febbraio 2023 dell'attivista italiana a Budapest, la detenzione di oltre un anno, la complessa vicenda giudiziaria e l'elezione all'europarlamento adesso arriva la richiesta, da parte degli eurodeputati di Viktor Orban, di revocarne l'immunità. A stretto giro Ilaria Salis conferma la notizia e sui social attacca: "il Parlamento europeo non ceda a Budapest, in gioco non c'è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l'Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie". Pronta la risposta del portavoce del Governo ungherese, "il fatto che Ilaria Salis si comporti come se fosse una specie di vittima è sconcertante e disgustoso, ricordo che è stata arrestata non per le sue opinioni politiche ma per aggressione armata contro Innocenti cittadini ungheresi". Con la recente elezione a Strasburgo e la conseguente immunità la 40enne ha potuto congelare il processo a suo carico a Budapest, con l'accusa di aver pestato dei militanti neonazisti durante una manifestazione di estrema destra, una procedura, quella dell'immunità, mal digerita dallo stesso Orban che solo un paio di settimane fa, trovandosela di fronte in aula, aveva detto: "trovo assurdo che dobbiamo stare tutti qui ad ascoltare Ilaria Salis, una che ha picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche a Budapest". Parole che evidentemente anticipavano la mossa di queste ore dei suoi deputati, adesso la richiesta verrà inoltrata alla Commissione affari legali che prenderà in esame il caso, con la eventuale audizione del deputato interessato. Il voto finale spetterà alla plenaria di Strasburgo, difficile che possa essere accolta da un Parlamento che ha già più volte condannato le politiche del premier ungherese.