I manifestanti ambientalisti, lasciato il red carpet del Festival del Cinema di Venezia, sono arrivati in tempo per contestare il passaggio di una delle navi da crociera che ogni giorno attraversano la laguna. Un tema per cui lottano da anni in seguito a diversi incidenti ha infuocato il dibattito politico. Arrivati al lido all'alba, appoggiati da ambientalisti in trasferta avevano occupato il tappeto rosso, dove sfilano le delegazioni dei film, per ore. Lo hanno abbandonato volontariamente per evitare scontri con le forze dell'ordine. Il mondo si deve allarmare e non c'è più tempo, non c'è tempo di sfilate, non c'è tempo di motoscafi o di serate di gala. E' tempo di agire per invertire immediatamente la rotta che ci sta portando al collasso. E' un non senso far passare le navi dentro la laguna di Venezia attraverso la città storica, la battaglia "no navi", tuttavia, si inserisce immediatamente in un quadro globale come tutte le singole battaglie territoriali dalla terra dei fuochi ai cambiamenti climatici. Siamo anche anche da Napoli siamo arrivati a Venezia per prendere il "red carpet" per porre sotto i riflettori dell'attenzione mondiale la problematica ambientale del nostro Paese. Lamentano che il tema ambientale sia stato trascurato dal festival del cinema. Mick Jagger che è arrivato per il gran finale, ha sentito l'urgenza di schierarsi con gli attivisti. Per i "no-nav" veneziani dal Ministro dei Beni Culturali Franceschini al lido per la premiazione una promessa: nessuna grande nave passerà più davanti a San Marco entro la fine del suo mandato.