Reclusione da uno a cinque anni per chi cagiona un danno ingiusto utilizzando sistemi di intelligenza artificiale. Uno stanziamento da un miliardo di euro spalmato nel triennio fino al 2026, a sostegno dello sviluppo di startup del settore e di almeno un'azienda capace di assumere dimensioni di leader nel mercato nazionale. Il disegno di legge sull' intelligenza artificiale approvato dal Consiglio dei Ministri prova a mettere ordine in un settore con grandi potenzialitIà ma altrettanto chiarissimi rischi. Innanzitutto il documento fissa dei paletti all'uso dell'intelligenza artificiale, specifica che i sistemi e i modelli in tal senso devono essere sviluppati applicati nel rispetto dell'Autonomia e del potere decisionale dell'uomo e non dovranno pregiudicare lo svolgimento con metodo democratico della vita istituzionale politica. La pre-condizione essenziale è che dovrà essere assicurata la cybersicurezza; il testo definisce chi dovrà elaborare la strategia e sarà la Presidenza del Consiglio, ma "Definisce anche chi monitora chi vigila e anche chi notifica e sanziona. Noi abbiamo pensato a due autorità che sono agid e acn". 26 articoli che compongono il disegno di legge che mette assieme amministrazioni pubbliche e soggetti privati promuove la ricerca ed estendere il regime di agevolazioni fiscali per chi rientra in Italia dopo aver svolto all'estero attività di ricerca nell'ambito delle tecnologie legate all'intelligenza artificiale. Non manca un capitolo fondamentale quello relativo alle sanzioni che va a colmare il vuoto normativo in materia di nuove tecnologie. "Chiunque cagiona un danno ingiusto a una persona inviando cedendo pubblicando o altrimenti diffondendo senza il suo consenso immagini, video, voci falsificati alterati mediante l'impiego di sistemi di intelligenza artificiale e idonei a indurre in inganno sulla loro genuinità, è punito con la reclusione da uno a cinque anni". E visto che i precedenti non mancano e che all'orizzonte cominciano a stagliarsi le elezioni europee, un'ulteriore aggravante prevista per chi attraverso la diffusione di prodotti dell'IA prova ad alterare i risultati delle competizioni elettorali, come già avvenuto in altre nazioni.