Affrontare le grandi sfide della nostra epoca e dare una testimonianza di quanto il potenziale cresca quando le autorità uniscono gli sforzi verso obiettivi comuni. Nelle sessioni di lavoro spalmate su due giorni, il G7 Concorrenza che si è concluso a Roma ha discusso degli eventuali rischi legati all'impatto dell'intelligenza artificiale che pure è in grado di offrire grandi prospettive per l'innovazione e la crescita economica. Sul tavolo del vertice gli aspetti relativi alle attività di monitoraggio ed enforcement antitrust attuali e future ma anche le questioni di policy e normative. Su proposta italiana ne è uscita alla fine una dichiarazione congiunta sulla concorrenza digitale. "Si è raggiunto un punto importante di raccordo fra tutte le autorità che all'unanimità hanno approvato l'implementazione da un lato dei rapporti di collaborazione e di scambio di informazioni e dall'altro l'implementazione del cosiddetto public enforcement cioè dell'attività di controllo e di repressione delle violazioni del libero mercato a tutela del libero, ovviamente della concorrenza, del libero mercato stesso ma soprattutto delle imprese e dei consumatori." Le principali preoccupazioni delle autorità antitrust e dei rappresentanti governativi sono state espresse riguardo ad innovazione umana e copyright, protezione dei consumatori, privacy e protezione dei dati, per questa ragione il G7 Concorrenza si è chiuso con l'impegno comune a perseguire politiche adattive e orientate al futuro nei mercati digitali e nell'ai.