"Un grande mercato, quello che cresce di più." Competitivo, sperimentale, innovativo, redditizio. Lo spazio è sul mercato e varia moltissimo, per questo la competizione è accesa con l'Italia che spinge per restare nelle posizioni di testa a livello internazionale. "L'Italia è in campo con grandi imprese che sono attori ma anche con centinaia di piccole e medie imprese che realizzano sostanzialmente gran parte di quella tecnologia che vediamo nei sistemi satellitari." Urso annuncia una nuova legge in materia e punta sulla nostra base in Africa, da dove con il lancio del satellite San Marco, nel 1964 partì l'avventura spaziale italiana. "La base di Malindi in Kenya, noi pensiamo che possa diventare la base spaziale per le piccole costellazioni satellitari dei paesi africani che finalmente anch'essi vogliono competere in quello che è uno dei comparti maggiori dell'economia e della società del futuro." Il tema delle esplorazioni extraterrestri è dunque al centro della mostra Made in Italy dello Spazio, con sede al Ministero delle Imprese che racconta le competenze tecnologiche e scientifiche dell'Italia attraverso missioni iconiche, programmi spaziali e la scienza del cosmo. Da qui l'Asi ricorda la sua sfida verso la Luna e poi verso Marte. "Il primo passo di questa esplorazione spaziale è il ritorno dell'uomo sulla Luna e certamente ci sarà un grosso contributo da parte dell'industria nazionale, sia per quanto riguarda i moduli abitativi, gli insediamenti in cui l'uomo sulla Luna potrà stare qualche giorno e la stazione lunare orbitante, ne è un primo passo, primo passo di insediamenti stabili, primo passo che serve per poter poi andare sul pianeta Marte, quando? Le tempistiche non sono molto lontane, qualche anno e ci saremo.".