"Gratitudine, molti dei colleghi che oggi sedevano di fronte al palco sono i colleghi che hanno aiutato a costruire questo percorso, è un percorso che nasce da tanti anni, sono in addestramento da 10 anni, è un percorso completamente nuovo che per questo ha richiesto più tempo di altri". Dopo tre settimane nello spazio, di cui 18 giorni nella stazione spaziale orbitante, Walter Villadei riabbraccia i suoi colleghi dell'Aeronautica Militare. Il 9 febbraio è rientrato dalla missione Axion 3, decollata dal Kennedy Space Center della NASA il 18 gennaio. Una missione che per il sistema paese ha rappresentato un'occasione di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello spazio. "Diciamo, i benefici che possono essere ottenuti nello svolgere in maniera congiunta attività in questo campo sono pervasivi e quindi è importante che tutti gli attori, istituzionali e non, siano coinvolti per operare in maniera sinergica e per ottenere i risultati che sono desiderati". Axion 3 ha coinvolto numerose realtà italiane, centri di ricerca, università, imprese, l'agenzia spaziale italiana e l'Aeronautica Militare hanno fatto da ponte tra queste e lo spazio. "Ormai lo spazio fa parte della nostra esistenza, siamo proiettati in quel mondo e dobbiamo esserci non soltanto per assicurare la difesa e sicurezza del nostro Paese, ma per consentire ai nostri centri di ricerca di poter progredire in un settore che è sicuramente in piena espansione".