E' un no pesante quello che arriva da Greta Thunberg, l'attivista che ha lanciato in fridays for future due anni e mezzo fa davanti al Parlamento di Stoccolma, ha annunciato che non parteciperà alla Cop 26, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite, in programma a Glasgow il prossimo novembre. Non è solo una protesta legata alla mancanza di un'accelerazione sul fronte delle politiche Verdi, ma un autentico invito al Governo Britannico a rimandare il vertice fino a quando il tasso di vaccinazione non sarà aumentato e non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo. Tutto dovrebbe svolgersi nel miglior modo possibile, scrive la Thunberg, e il miglior modo possibile sarebbe che tutti fossero vaccinati il prima possibile, così che possono partecipare. La Cop26 è già stata rinviata lo scorso anno nel pieno della prima ondata del virus, nelle prossime settimane le delegazioni dovrebbero iniziare i lavori per preparare il terreno e mettere a punto i documenti con gli impegni che gli stati dovranno assumersi. La Gran Bretagna va veloce sul fronte vaccini, ma ormai è chiaro che non sarà finita per nessuno fin quando il virus circolerà, anche se ci sembrerà lontano sarà sempre troppo vicino. Ora si aspetta la risposta del Palazzo di Vetro ma ancora una volta sono i più giovani come Greta a dare una lezione di maturità e consapevolezza ai grandi della Terra.