Si possono sicuramente individuare una serie di aspetti che saranno essenziali per poterla giudicare come una conferenza positiva. E questi possono essere da una parte la finalizzazione di quegli elementi tecnici per rendere pienamente operativo l'accordo di Parigi. Parliamo in particolare delle regole sulla trasparenza e dei meccanismi di mercato e non di mercato che supporteranno, affiancheranno le misure di riduzione delle emissioni da parte dei paesi. Questi sono due aspetti fondamentali che fanno parte di quello che viene denominato il Paris Rulebook e questi devono essere completati a Glasgow, quindi sicuramente uno degli aspetti. C'è poi una seconda questione che è più, se vogliamo, di natura politica legata al tema dell'ambizione. È inevitabile che anche l'ultimo rapporto dell'IPCC, di recente pubblicato nel suo primo gruppo di lavoro, ha evidenziato come ci sia ancora una significativa distanza tra quelli che sono gli obiettivi indicati dalla scienza e quelli che sono gli scenari verso cui siamo, al momento, indirizzati con le misure e le politiche attualmente messe in campo. Per questo sarà importante che i paesi giungano a Glasgow con degli obiettivi di riduzione delle emissioni più ambiziosi di quelli presentati in precedenza. Alcuni paesi hanno già annunciato degli obiettivi al rialzo rispetto al round precedente, alcuni devono ancora farlo. Quindi questo sarà sicuramente un aspetto che non avviene formalmente alla conferenza, normalmente sono i paesi che a livello nazionale definiscono la propria ambizione, ma che tuttavia Glasgow vedrà una convergenza di impegni e che potrà essere un elemento interessante da valutare alla fine, effettuare una valutazione complessiva dell'esito della conferenza. Il terzo ed ultimo aspetto è quello prettamente della visibilità della questione climatica. Nel 2019, anche grazie a tutte le mobilitazioni dei giovani a livello globale, la questione climatica aveva preso le prime pagine di tutti i giornali, nelle televisioni ed era diventata una delle questioni più dibattute anche a livello mediatico. Inevitabilmente, con il sopraggiungere della pandemia, la questione climatica ha perso molta visibilità. Ecco ora che, auspicabilmente, ci stiamo avviando verso una graduale uscita dal contesto pandemico sarebbe importante rilanciare a livello globale l'importanza e la centralità della questione climatica come elemento di dibattito politico, principalmente.