Inizia a prendere forma il testo finale della Cop 26, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite in corso a Glasgow. Cosa ci sarà scritto e soprattutto cosa resterà fuori ancora presto per dirlo. L'obiettivo è trovare un'intesa sulle misure, che possono far sì che la temperatura media globale non superi il grado e mezzo rispetto ai livelli preindustriali. Comunque vada, non sarà semplice distinguere tra un successo o un fallimento, ma intanto il primo ministro Boris Johnson torna a Glasgow per assicurarsi che non ci siano sorprese. A mettere pressione sui negoziatori e Governi, anche due nuovi rapporti. Il primo prevede un innalzamento di 2,7 gradi nonostante le promesse fatte fino ad ora in Scozia. L'altro diffuso dall'Agenzia Meteorologica Pubblica Britannica, prevede che un miliardo di persone potrebbero essere colpite in modo potenzialmente fatale, dagli effetti del caldo, là dove il surriscaldamento terrestre dovesse raggiungere e superare i 2 gradi in più. Intanto con l'arrivo di una bambola gigante, che rappresenta una bambina siriana, nelle ultime ore si è parlato soprattutto di questioni di genere. Un simbolo dei rifugiati di tutto il mondo, per raccontare come cambiamenti climatici abbiano un impatto maggiore sulle donne. La speaker della Camera degli Stati Uniti, a capo di una delegazione di parlamentari in visita alla COP 26 guarda anche alle questioni interne si dice fiduciosa sull'approvazione del pacchetto, sulle infrastrutture che dovrebbe accelerare la transizione energetica a stelle e strisce. Una riforma che al Congresso trova resistenze anche tra gli stessi Democratici. Un modo per ribadire il messaggio già lanciato da Biden e Obama, nei giorni scorsi sul clima l'America è tornata. Nella delegazione di Capitol Hill in Scozia anche Alexandria Ocasio Cortez, star della nuova sinistra americana. L'America dice, non ha ancora ritrovato l'autorità morale, e poi la donna più giovane di sempre ad essere stata eletta al Congresso, si rivolge ai giovani e li invita continuare a far sentire la loro voce.