Marevivo documenta i fondali siciliani durante la pandemia

17 mag 2020
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Filmare senza barche e bagnanti. I pesci si avvicinano alla costa, arrivano specie nuove e scendendo in profondità, in assenza di rumori, si possono ascoltare suoni mai percepiti prima. Come questo che sembra il canto delle rane, ma sono corvine. O questo suono metallico mai sentito in natura che invece è prodotto dal movimento delle aragoste. Sono suoni registrati a 20 metri di profondità, grazie ad uno strumento chiamato idrofono concesso dal laboratorio di bioacustica del Cnr di Capogranitola in provincia di Trapani, piazzato sott'acqua e lasciato a registrare per 10 giorni. Una missione voluta da Marevivo, realizzata in collaborazione con il reparto subacqueo della polizia. Queste attività ci consentiranno di capire quali differenze, la presenza dell'uomo crea in tempi in cui effettivamente la presenza dell'uomo è stata assolutamente minore durante questa pandemia. Una delle aree scelte dalle missioni di Marevivo per filmaree documentare immagini e suoni, nei fondali dell'area Marina protetta di fronte al porticciolo di isola delle Femmine. Le spettacolari immagini sono state riprese dal documentarista Riccardo Cingillo, responsabile della divisione subacquea Sicilia di Marevivo. Vi aspettavate quello che avete visto e sentito. Sinceramente no. È stata una sensazione fantastica perché immergersi in assoluto silenzio, tra l'altro io utilizzo degli strumenti a circuito chiuso, in assenza di bolle e quindi siamo completamente in silenzio non sentire neanche le grosse imbarcazioni in navigazione è stata veramente una sensazione pazzesca, cioè, mi sentivo un pesce. Uno di loro, quindi, i pesci non erano spaventati, mi guardavano in maniera incredibile. In questi mesi in cui l'umanità ha sofferto la natura sembra essersi ripresa l'aria è più pulita, Il mare più limpido, non dovrebbe essere questa l'occasione per riflettere e ripensare il nostro rapporto con l'ambiente? Assolutamente sì, infatti questo progetto vuole proprio raccontare questa storia. Le immagini che abbiamo girato servono proprio a questo a far vedere le bellezze che ci sono in fondo al mare perché il mare è un cassetto chiuso che va aperto ovviamente non poteva mancare anche l'inquinamento. Abbiamo visto reti vecchie e nuove, quindi questo fa capire che ancora non abbiamo capito che il nostro ambiente va rispettato e soprattutto va tutelato. Perchè il mare ci fa respirare? Il mare è vita.

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