Torino, oltre 40mila persone animano la Giornata della Terra

21 apr 2024
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Sono i fiori e gli alberi che ci chiedono di prenderci cura di loro. È un grido quasi disperato che si leva nella Giornata della Terra di Torino. 15 ore di eventi, incontri, mostre, dibattiti e concerti nei giardini reali, con più di 40.000 persone che hanno risposto sì al richiamo nell'ambiente. L'idea è di AWorld, l'app scelta nel 2020 dalle Nazioni Unite per sensibilizzare i cittadini alle tematiche ambientali. "Questa giornata è per portare nel fisico quello che facciamo già nel mondo digitale. Quindi AWorld si occupa, è una piattaforma, è un'app che educa milioni di persone in tutto il mondo, nasce per le esigenze di portare in città a livello fisico quello che già facciamo quindi un'area dedicata, una giornata gratuita per tutti quanti, per tutti i cittadini dove possono scoprire come poter fare per salvaguardare il pianeta." Altro pilastro della manifestazione che ha inaugurato la Planet Week, viatico per il G7 di energia e ambiente che si svolgerà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile, è l'associazione culturale Club Silencio il cui presidente, Alberto Ferrari, ha tenuto un panel sugli effetti tremendi delle guerre anche sull'ambiente. L'impatto della guerra l'ambiente è devastante perché non sono solo le bombe o i proiettili ma è la ricaduta sulla popolazione, sulle infrastrutture civili. Pensare ai luoghi devastati come l'Ucraina o in Palestina, che se va bene e ci vorranno decenni per tornare alla situazione precedente. La pet therapy sul prato, i mercatini a km 0, il riciclo di abiti e le danze sull'erba, gli artisti e i laboratori per bambini, all'ingresso dei Giardini Reali che accoglie un enorme smartflower, questo pannello a inseguimento solare che riesce a soddisfare il fabbisogno energetico di una famiglia per un anno. Tutto in questa giornata ti ricorda che il cambiamento climatico non è un'opinione ma una realtà concreta che noi, solo noi, possiamo fermare. "È misurato, sia conservazioni recenti che con i carotaggi in Antartide, che ci permettono di risalire fino a 800.000 anni e sapere che non c'è stato un periodo come quello attuale ne così caldo e così ricco di CO2, di anidride carbonica." Al tramonto nel teatro romano, il pianista e compositore della natura Alessandro Martire incanta con le sue note. Cala il sole e cominciano i concerti. Nina Zilli dal palco ci ricorda una realtà che troppo spesso dimentichiamo. "Madre Natura, è lei che comanda, e ci insegna infatti che comanda lei perché molte volte ci schiaccia e noi rimaniamo inermi e credo che fondamentale sia recuperare l'empatia, prima di tutto tra gli esseri umani perché questi schermi forse un po' ci dividono, ci uniscono con un click da un lato all'altro del mondo però dal punto di vista del cuore forse ci allontanano un po' troppo. Perché solo rispettando noi stessi e gli altri che impareremo a rispettare questo pianeta.

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