Gli investigatori confidano molto sulle immagini registrate dalle telecamere di vigilanza presenti nelle stazioni. Nel contempo, si cercano anche testimoni. Per ora, la ragazza di 15 anni molestata e picchiata giovedì scorso, mentre con il treno tornava a casa, resta in ospedale almeno fino a domani. I medici le hanno diagnosticato dei traumi, soprattutto al costato, giudicati guaribili in 30 giorni. La studentessa, sentita con l’aiuto di uno psicologo in un’audizione protetta, ha confermato la sua versione, fornita solo il giorno successivo. Giovedì, al termine della scuola, ha preso il treno della linea Milano-Mortara. Nel suo stesso vagone una conoscente incontrata in stazione. L’amica, però, è scesa ad Abbiategrasso. Da lì in poi per la giovane è cominciato l’incubo. Due uomini, secondo lei nordafricani, hanno iniziato a picchiarla e a palpeggiarla fino alla stazione successiva, quando si sono, poi, dileguati facendo perdere le tracce. La ragazza ha urlato chiedendo aiuto, ma nessuno l’ha sentita. Nelle indagini c’è un particolare sul quale la polizia sta lavorando: la minorenne ha detto agli investigatori che nei giorni precedenti era stata contattata sui social da una persona che ha chiesto di incontrarla. Non è escluso, a questo punto, che possa essere stata seguita fin dall’uscita della scuola. Tuttavia, gli inquirenti non escludono nessuna pista, anche perché il racconto della giovane in alcuni punti appare confuso e debole.