Salve sono la Dottoressa delle unità speciali COVID, ci ha attivato il suo medico di famiglia. La pandemia che cambia prospettive e progetti, Nell'ospedale di Fucecchio ci sono 28 medici e 6 infermieri. Le dottoresse DiGiorgi e Gragnoli hanno 53 anni in due, si sono laureate lo scorso anno. Questo tipo di lavoro era totalmente inaspettato, e nessuno avrebbe potuto prevederlo. Le seguiamo nelle visite, ci sono come ogni giorno pazienti COVID che devono essere valutati. Entrambe hanno messo da parte le aspirazioni personali, la dottoressa DiGiorgi vorrebbe diventare una pediatra, la Gragnoli specializzarsi in dermatologia. In questo periodo si sono ribaltate tutte le priorità, è nato il desiderio di mettersi in gioco, di dare il proprio contributo, e quindi di mettere da parte quella che sono anche le ambizioni personali. Definireste l'ambiente sanitario un ambiente maschilista, dove le donne fanno fatica? Sinceramente questo ambiente dove lavoriamo noi, all'USC di Fucecchio, è un'ambiente veramente ottimo. Fin dall'inizio tutti i colleghi sono stati molto disponibili, ci hanno aiutato anche per affrontare questa pandemia, il carico di lavoro nella maniera migliore possibile, senza fare nessuna distinzione di genere. Hanno imparato molte cose. Il nostro è un chiaro esempio che le donne possono fare squadra, e capito la più importante, questo è il mestiere che amano.