L'iniziativa si ispira al caffè sospeso napoletano, ma applicata a Milano non poteva che trasformarsi in un panettone sospeso. E così, in questo periodo natalizio, così diverso dal passato, tra misure restrittive, distanziamenti e lontananze forzate, dal capoluogo lombardo arriva un gesto di solidarietà nei confronti di chi a causa del virus, ma non solo, si trova in difficoltà. Nelle 15 pasticceria che quest'anno aderiscono all'iniziativa e che si possono trovare sul nostro sito panettonesospeso.org si potrà scoprire come lasciare in sospeso un panettone che, appunto, poi verrà donato a persone bisognose. Dai promotori dell'iniziativa nata nel 2018 e poi trasformatasi in associazione, c'è la pasticceria Vergani che da 80 anni nel periodo natalizio sforna nel suo laboratorio 10000 panettoni al giorno, dalla preparazione dell'impasto al forno, con la prima, la seconda e la terza cottura, fino al raffreddamento a testa in giù, il panettone simbolo di convivialità per eccellenza, oggi presta la sua storia a un'emergenza mondiale. La farina Bianca era un'esclusiva della nobiltà, invece, solo per Natale il pane bianco poteva essere mangiato da tutti, quindi il panettone sospeso Secondo me rispecchia molto bene questa filosofia, tutti devono poter mangiare una fetta di panettone il giorno di Natale. I panettoni sospesi saranno destinati a casa Jannacci, che assiste i senza fissa dimora e a Milano aiuta la rete di solidarietà creata dal comune di Milano per sostenere i cittadini e le famiglie in difficoltà a causa dell'emergenza covid 19, per acquistare i panettoni in qualunque parte d'Italia ci si trovi c'è tempo fino al 22 dicembre. Quest'anno, sebbene siamo all'inizio, c'è tanta gente che ha più cuore da offrire, perché ne stiamo offrendo, ne stanno comperando tanti, tanti, tanti di più dell'anno scorso perché tutti sentono la crisi.