Detenuti malmenati, costretti a subire botte e bagnati con l'urina: una serie di abusi compiuti nel carcere di Trapani tra il 2021 e il 2023 da almeno 11 agenti della polizia penitenziaria che adesso sono ai domiciliari raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Trapani. Altri 14 agenti, anche loro coinvolti nella vicenda, sono stati sospesi dal servizio. Il reato ipotizzato è quello di tortura. A fare scattare l'inchiesta della procura di Trapani è la denuncia presentata da alcuni detenuti che raccontavano di abusi subiti da parte degli agenti in una zona del carcere non controllata dalle telecamere, il cosiddetto corridoio blu dove venivano trasferiti i carcerati in isolamento con problemi psicologici. Dopo la segnalazione dei detenuti sono partite le indagini e nelle zone indicate sono state piazzate delle microcamere che hanno ripreso tutto. Ad installarle gli uomini del nucleo operativo della polizia penitenziaria di Palermo. Le immagini non hanno lasciato dubbi confermando il racconto di chi aveva subito abusi e vessazioni. Adesso è arrivato il provvedimento del GIP. Oltre ai 25 agenti coinvolti al vaglio degli inquirenti c'è la posizione di altre 20 persone che al momento risultano indagate a piede libero.