Le norme per difendere il personale sanitario dalle aggressioni che la cronaca racconta sempre più spesso nelle corsie degli ospedali, diventano legge. Un fenomeno in aumento da Nord a Sud e ora arriva la conversione del decreto. Il provvedimento introduce una modifica al reato di danneggiamento commesso all'interno o vicino alle strutture sanitarie o socio-sanitarie, con violenza alla persona o con minaccia o nell'atto del compimento del reato di lesioni personali a un pubblico ufficiale o al personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria. Per chi si macchia di questo reato è previsto il carcere da 1 a 5 anni e la multa fino a 10000 euro, oltre all'arresto obbligatorio in flagranza che viene esteso a chi commette il reato di lesioni al personale sanitario o socio sanitario. I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità segnalano che in tutto il mondo le aggressioni sono in crescita, il 62% ha subito forme di violenza sul posto di lavoro, il 58% ha subito un abuso verbale che è la forma più comune di violenza non fisica, seguita dalle minacce per il 33% e molestie sessuali per il 12%.