Di Hiv e AIDS si parla poco e male, eppure l'infezione del virus e lo sviluppo della malattia continuano a colpire. Anche per questo a Napoli, Arcigay e Anlaids sono in piazza per fare campagna di prevenzione e proporre test rapidi, anonimi e gratuiti. Nella giornata per la lotta all'AIDS, ma anche durante l'anno, per sconfiggere insieme stigma e paura. Soprattutto per i giovanissimi ci sono ancora categorie di persone a rischio, per esempio in una scuola qualche settimana fa un ragazzo mi diceva: "professore io non lo devo utilizzare il preservativo perché sono eterosessuale". Il capoluogo campano fa registrare da solo la metà delle nuove diagnosi nella regione e non esistono categorie di persone a rischio, ma comportamenti. Nel 2018 la maggior parte delle nuove diagnosi, spesso tardive, soprattutto nel caso di eterosessuali, ha riguardato rapporti non protetti dal preservativo e i giovani sono poco consapevoli dei rischi. Chiediamo al legislatore nazionale un modo per poter accelerare il percorso che possa portare anche i minorenni a fare il test. Stiamo facendo decine di test qui piazza Dante e a molti ragazzini minorenni dobbiamo dire che il test non lo possiamo fare. Ed è un problema. L'ospedale di riferimento, il Cotugno, offre la possibilità di test anonimi e gratuiti per HIV. Oggi di HIV se adeguatamente curato, non si muore più. Uno studio recente ha rivelato che quando le cure abbassano la carica virale a zero, il virus non è più trasmissibile. Anche per questo è importante diagnosticarlo e iniziare le cure prima possibile. Tanti anni fa c'era la televisione che ne parlava, se ne parlava tanto, oggi posso dire che il primo dicembre ne parliamo poi ci vediamo il primo dicembre dell'anno prossimo e l'AIDS c'è 365 giorni all'anno. - Nelle scuole lei va a parlare? - Nelle scuole vado a parlare. Ci andavo quando ero ragazzo e volevo farmi un'esperienza, ci torno ancora oggi volentieri nei licei. Vado a parlare con i ragazzi, mi accorgo che mai come in questo periodo i ragazzi veramente non sanno neanche di cosa andiamo a parlare.