Hanno parlato di altri casi di pestaggi violenza ad opera dei carabinieri arrestati i pusher interrogati nel carcere di Cremona. Episodi di cui i PM non erano a conoscenza e hanno risposto alle domande degli investigatori, i due Carabinieri sentiti oggi. Ha parlato ed è provato Spagnolo, ha detto il suo avvocato, si ha risposto, ha risposto a tutte le domande. Può dirci come sta il suo assistito? solo come sta. E' provato. E' scoppiato a piangere diverse volte, Esposito, che si è detto estraneo ai fatti, e in servizio da anni alla caserma Levante ha assistito a dei pestaggi e a dei fermi, ma non sapeva nulla di cosa c'era dietro. Abbiamo chiesto la scarcerazione, hanno detto i suoi legali Nel senso che lui ha chiarito qual'è la sua posizione. Quindi ha confermato la sua totale estraneità ai fatti. Abbiamo formulato immediata istanza di scarcerazione perché non ci sono neppure i presupposti di legge perché rimanga, può tranquillamente aspettare che la giustizia faccia il suo corso, tranquillamente da cittadino libero. Lui ha detto come lui spesso sempre faceva lui si limitava ai rilievi fotografici. È questa l'unica cosa di cui che lui conosce in relazione a questa operazione, tutto quello che è avvenuto al di fuori di questa operazione non è a lui noto. Lui è provato da quando, da quando l'hanno messo al di là delle sbarre. Saranno sentiti gli altri, Giuseppe Montella il 37enne appuntato, ritenuto il capo di questo clan che operava in divisa, secondo gli inquirenti da almeno tre anni dedito allo spaccio e al traffico di stupefacenti. Effettuavano arresti fasulli. Le accuse a loro carico vanno da estorsioni a torture, fino al falso ideologico. E mentre l'arma per dare un segnale di continuità alla popolazione ha spostato il Comandante provinciale, il Comandante del reparto operativo e del reparto investigativo, che non risultano indagati o coinvolti nell'inchiesta, in tanti ricordano che la caserma Levante di Piacenza nel 2018 ha ricevuto la menzione d'onore per il servizio svolto sul territorio.