Se la prossima settimana ci saranno ulteriori ritardi sulle consegne chiederemo chiarimenti alla Pfizer, assicurano dalla Commissione europea. La multinazionale americana si è impegnata con Bruxelles a inviare da lunedì il 100% delle dosi previste, ma si temono nuove sorprese. E se i 27 leader hanno dato l'ok all'ambizioso obiettivo fissato dalla commissione di arrivare a vaccinare il 70% della popolazione entro fine estate, nulla sarà fattibile senza forniture regolari. Per questo c'è grande attesa per il via libera dell'Ema al vaccino di AstraZeneca, che dovrebbe arrivare entro venerdì, anche se l'azienda sembra aver messo già le mani avanti, avvertendo che le consegne iniziali saranno inferiori al previsto per un problema di produzione. Certo, preoccupano le nuove e più contagiose varianti del virus. Cosi i 27 hanno deciso una stretta ai viaggi internazionali non essenziali, sia interni che esterni all'unione. Frontiere aperte, insomma, solo per merce e spostamenti necessari, restrizioni per gli altri, in particolare per le aree ora definite rosso scuro, ovvero più a rischio. Lunedì la commissione presenterà nuove linee guida, ma le decisioni sono di competenza nazionale e già ci si muove in ordine sparso, con la Francia che introduce l'obbligo di tampone negativo, il Portogallo che blocca i voli con il Regno Unito, e il Belgio che vieta tutti i viaggi non essenziali. Saranno invece riconosciuti in tutta Europa i test rapidi antigenici e presto arriverà anche un certificato unico di vaccinazione. Frenata invece sul cosiddetto passaporto sanitario che permetterebbe libertà di viaggiare a chi è già vaccinato. Lo chiedono a gran voce i paesi ad alta vocazione turistica. Ma l'idea al momento viene considerata prematura.